sabato 9 febbraio 2013

IL SECONDO PASSO. SI MA...CON CHI AVREMO A CHE FARE?


Se nel primo "passo" ci siamo dovuti interrogare su chi siamo e cosa vogliamo -non che sia facile, e immediato, però è dalla conoscenza di sè che occorre partire per svolgere una buona ricerca...-ora concentriamoci sul nostro interlocutore.

"CON CHI AVRAI A CHE FARE?"
Siamo sicuri che quando inviamo il nostro curriculum all'azienda X, questa sia sempre disponibile ad "abbassarsi" (o ad "alzare lo sguardo ") e leggere il cv perchè glielo inviamo noi? Putroppo non è sempre così, mica per altro, spesso le agenzie sono oberate di lavoro ed i cv arrivano giorno e notte; nelle aziende posso passare di mano in mano per arrivare sulla scrivania dell'impiegata di turno che -se l'azienda sta cercando personale e altre variabili non trascurabili-,  quando va (molto) bene, magari lo lascia al datore di lavoro; via email posso finire negli spam o tra i tanti cv inviati; via fax finire tra i vari fogli non attesi accantonati in attesa di achiviazione ecc. Per ogni problematica circa l'efficacia del proprio modo di candidarsi bisogna trovare un alternativa virtuosa che "scavalli" il problema. Se dopo un pò tot di tempo inviamo dei cv non si ottengono dei  risultati occorre, naturalmente, modificare qualcosa.
Detto questo, di certo non voglio dire che non bisogna proporre la propria candidatura usando mezzi tradizionali, occorre però fare alcuni accorgimenti e mirare bene a quello che è l'obiettivo, capendo le abitudini e modalità del nostro potenziale interlocutore nel reperire candidature. Per scoprire dei dettagli importanti puoi guardare il sito aziendale, leggere articoli dai giornli, chiedere alla rete di conoscenze delle informazioni e così via (pensa tu come ottenere più dritte).
Il suggerimento, che fa parte dell'argomento del post, consiste nel definire quale sia il proprio destinatario e chiedersi quali peculiarità ha, cioè: occorre comprendere il target. Domandati: è azienda? Negozio? Cooperativa sociale? Profit? Sono conoscenti? Non consci nessuno come link? Quali età hanno gli interessati? Quali abitudini? Quali peculiarità? Cosa trattano? ecc. 
Chiediamoci poi, quali argomenti potrebbe essere accattivante trattare nella lettera di presentazione per accendere l'attenzione su si noi?
Occorre segmentare i target ai quali si comunica attivando una comunicazione differente per ogni tipo di destinatario. Ricorda: "non siamo tutti uguali!".  
Ad esempio. Se ti proponi ad un'azienda alimentare di cinquanta persone, con una storia trentennale alle spalle, sarà ben diverso che portare il curriculum al negozio di paese con al suo interno una persona che gestisce tutto. Dovrai pensare a come parlare alle due realtà, e in modo differente, per essere ascoltato. Ti calibrerai in modo mirato per farti comprendere al meglio. Questo vale per tutti i disparati posti in cui stai andando a presentarti, ogni luogo sarà da analizzare per capire come proporsi al meglio.

Dimentica la parola “chiunque”: ogni target ha un linguaggio e va compreso ed utilizzato al meglio.
A presto!

Nessun commento:

Posta un commento