lunedì 8 ottobre 2012

GLI STRUMENTI DELLA RICERCA...

Facciamo subito un pochino di ordine perchè, per fare una buona ricerca di lavoro, credo, occorrerà subito stabilire quali sono gli strumenti indispensabili e le cose da fare per procedere corretamente. Per dubbi o perplessità puoi scrivermi...
Ecco cosa servirà per tenere sotto controllo la tua ricerca:
-una penna;
-un quaderno.
 Tutto qua...cosa ti aspettavi? Niente software particolari o chissà quali formule segrete, solo alcune cose per annotare le attività: ebbene si! tocca proprio darci dentro...tocca proprio lavorare! La "fregatura" è che il lavoro che farai ora ti verrà pagato solo dopo, quando sarai stato assunto...Vabbè va, meglio non pensarci, andiamo avanti!

Ogni tanto, tra le cose che scriverò, troverai delle tabelle da compilare perchè è necessario mettere nero su bianco certi aspetti delle tua ricerca; però non ti preoccupare, ho evitato di eccedere inserendo solo l'essenziale.
Ti  raccomando, segna sul quaderno le domande che propongo, le risposte serviranno per ragionare su come ti stai muovendo.

I canali di ricerca

1. Le fasi
Inizio con l'illustrarti quali sono le tipiche fasi di una ricerca di lavoro:

PERSONA              

1. Riconoscere al meglio le proprie capacità: conoscenze e competenze;
2. Compilare il curriculum;
CANALI         
3. Sviluppare i canali di ricerca;
4. Utilizzare i canali di ricerca;

PERSONA

      +

CANALI

5. Individuare la situazione lavorativa di interesse;
6. Preparare le lettere di presentazione mirate;
7. Inviare curriculum e lettera di presentazione;

FINALITA'

8. Colloqui e contatti per arrivare all’assunzione;

A volte, alcune di queste fasi le saltiamo oppure attraversiamo senza accorgercene ma, per cercare in modo non casuale, sarà utile dare un volto ad ognuna di esse, andando ad analizzarle per scoprirne le potenzialità. Allo stesso modo bisognerà osservare come ti proponi alle aziende: se raccontati tutto ciò che devi, per far si che i selezionatori possano apprezzarti per quello che vali.
A questa doppia proposta c'è chi storge il naso perché ritiene che cercare sia una cosa da fare senza troppi preparativi. Come mi è stato detto tantissime volte: “quante storie, se le aziende  hanno bisogno mi chiameranno...”. Non è così. Parlare di come cerchiamo e come ci proponiamo è necessario, non è un'inutile perdita di tempo come potrebbe sembrare. Pensaci. Se vai da un datore di lavoro che ti chiede cosa sai fare, non puoi dire “tutto” senza approfondire (perché magari ritieni di avere già esperienza di quel settore e/o in quel lavoro) e non puoi nemmeno rispondere parlando solo dell'impiego e non delle mansioni che svolgevi, dato che tra l'uno e le altre c'è una bella differenza[1]. Sarà quindi importante cercare di dare un nome alle cose che sai fare, per poi trasmetterle al meglio e rendere chiare le tue capacità.

"...Per far capire in che modo dobbiamo approcciare alla ricerca di lavoro...
Potremmo pensarla come un oggetto ottenuto dopo essere passato in varie postazioni
di una catena di montaggio, così il materiale grezzo prenderà sempre più forma e, dopo numerose lavorazioni, avrà i requisiti desiderati.
Allo stesso modo, pensa di avere in produzione la tua ricerca di lavoro: passo dopo passo metterai a fuoco che tipo di ricerca vuoi fare, prenderai le misure -come un abito-, farai dei tagli per eliminare ciò che non ti serve, le darai la forma desiderata. Così facendo diventerà sempre più raffinata e su misura per te.
E ricorda...non esiste una ricerca uguale ad un'altra perché nessuno di noi è uguale e identico ad un altro! "

Per oggi mi fermo, spero sia tutto chiaro! Nel prossimo post parliamo dei canali di ricerca,
a presto!
Davide
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 [1] Per esempio, dire: “sono un impiegato” oppure “facevo il muratore” è esprimere quale tipo di impiego, ruolo, si ricopriva. Invece, spiegare ciò che si faceva, ad esempio “come impiegato mi occupavo di contattare i clienti e fornitori, effettuavo la prima nota, ecc..”, oppure “come muratore utilizzavo la betoniera, facevo le mescole ecc....” è dare l'avvio ad una descrizione di ciò che si sa fare.

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